Anno: 2015 – 2017
Luogo: Aquileia
REFERENTI MADS
arch. Sergio Vesselli – responsabile della progettazione architettonica
ing. Salim Fathi – responsabile della progettazione strutturale
ing. Stefano Patuanelli – coordinatore per la sicurezza in fase di progettazione
arch. Nicole Vascotto – collaborazione alla progettazione architettonica
ing. Martina Tomat – collaborazione alla progettazione strutturale
Il progetto, commissionato dalla Fondazione Aquileia, si è inserito all’interno di importanti lavori di tutela e valorizzazione di reperti archeologici siti ad Aquileia (UD), porto dell’Impero romano e sede del Patriarcato, nonché sito UNESCO dal 1998 per l’importanza della sua area archeologica e la bellezza dei mosaici pavimentali che custodisce.
L’intervento ha interessato un’appendice della centrale piazza Capitolo ad Aquileia, presso l’ingresso ai fondi Cossar dove sorge un ex-rustico ottocentesco (recuperato negli anni Sessanta per essere adibito a luogo per mostre temporanee) con antistante area archeologica, e si è articolato nel restauro e miglioramento sismico dell’edificio nonché nella protezione, con un volume chiuso, dei resti archeologici venuti alla luce in tempi diversi.
L’immobile della ex-stalla versava in condizioni non ottimali, a causa di un lungo inutilizzo che ne aveva pregiudicato anche la situazione statica: con il recupero e l’estensione del primo piano, l’ex edificio rurale ha raggiunto la piena fruizione, funzionale ai percorsi di visita dell’adiacente area archeologica (allestimento per esposizione di reperti e sala multimediale).
L’ideazione del nuovo volume ha imposto particolare attenzione nella progettazione degli aspetti strutturali legati al posizionamento delle fondazioni in configurazione rispettosa dei reperti emersi, ma particolare cura è stata anche posta al disegno dei dettagli costruttivi, realizzati in acciaio corten e vetro, con stile contemporaneo che ben si rapporta per aspetti cromatici e materici ai manufatti storici.
Il progetto è stato interessato da alcune varianti in corso d’opera a causa dei notevoli reperti archeologici rinvenuti durante le diverse fasi di lavoro, portando alla realizzazione di un’area museale più ampia e articolata dell’idea originaria, e consentendo di portare alla luce tre diversi momenti storici della città di Aquileia.
Il percorso di visita finale si snoda, infatti, tra strutture e pavimenti musivi delle diverse fasi edilizie del sito visibili a profondità diverse (si raggiungono i 4 metri sotto il piano di campagna attuale).
Foto per gentile concessione di Baronchelli – Fondazione Aquileia.
Per approfondire: Fondazione Aquileia- Domus e Palazzo episcopale