Anno: 2019 – 2020
Luogo: Aquileia
REFERENTI MADS
ing. Ermanno Simonati – responsabile generale della commessa
ing. Salim Fathi – direttore lavori opere strutturali, direttore operativo impianti
arch. Sergio Vesselli – direttore operativo opere edili generali
arch. Valentina Comar – direttore operativo opere di restauro e musealizzazione
ing. Paco Ferrante – direttore operativo misura e contabilità
ing. Emiliano Blasig – fondazioni speciali
arch. Emiliano Mazzarotto – grafica e modellazione 3D
MADS & Associati in Raggruppamento Temporaneo di Professionisti (RTP) si è aggiudicato la gara bandita dalla Fondazione Aquileia per la direzione lavori del secondo stralcio di lavori per la valorizzazione della “Domus di Tito Macro” che rientra nel più ampio progetto di tutela e valorizzazione del sito archeologico di rilevanza internazionale di Aquileia e completa le opere previste e realizzate con il primo stralcio esecutivo tenendo conto delle verifiche sperimentali ivi condotte.
L’area oggetto dei lavori sita nel Fondo Cossar, è al centro di un innovativo progetto di ricostruzione dei volumi della Domus dopra menzionata: i lavori mirano alla realizzazione della più ampia struttura di copertura in laterizio monocromo di un’area archeologica progettata finora in Europa, concepita per simulare l’articolazione di una casa romana, assecondando e integrando le scoperte archeologiche emerse e ancora in corso.
Nelle intenzioni del committente “l’elegante e agile struttura, sostenuta da pilastri d’acciaio verniciato in rosso pompeiano, allude nella sua articolazione ai volumi dell’antica domus: il tetto si compone di un’intelaiatura lignea, che sostiene la copertura in coppi e tegole, ispirati a quelli in uso in età romana, mentre ai lati la struttura è chiusa da elementi in laterizio, orientabili per una ventilazione ottimale dell’area coperta.”
Il cantiere ha presentato da subito notevoli difficoltà, dovute all’articolata struttura metallica di sostegno della copertura, verificata millimetricamente e adeguata in corso d’opera in quanto adattata alle condizioni dei ritrovamenti archeologici, e alla presenza di diffusi mosaici in loco, elementi che hanno portato ad operare con il controllo continuo della Soprintendenza.
L’importanza del progetto complessivo del Fondo Cossar – volto alla valorizzazione di un “pezzo” di insula romana, con almeno tre domus che vi insistono- risiede nella possibilità di mettere in rete queste risorse con il complesso delle Basiliche e la ex Stalla Violin (progetto seguito da MADS), attraverso un sistema articolato di percorsi che collega e valorizza l’area evidenziandone il carattere di parte compiuta di un isolato romano.
La Domus di Tito Macro è stata ufficialmente inaugurata alla presenza delle autorità lo scorso 25 settembre 2020, e ha ospitato fin da subito numerose visite guidate su prenotazione in occasione delle GEP – Giornate Europee del Patrimonio, di alcune giornate promozionali autunnali e di un educational di aggiornamento dedicato alla formazione delle guide turistiche accreditate. Nelle scorse settimane ha inoltre ospitato la visita del Direttore generale Musei del MIBACT, di alcuni funzionari regionali della Soprintendenza e di alcuni docenti dell’Università di Padova direttamente coinvolti nelle ricerche archeologiche.
La sua inaugurazione ha suscitato l’attenzione dei media, locali e nazionali, che ne hanno parlato diffusamente.